PRESENTIAMOCI...

Teo...


...e Fede

domenica 17 giugno 2007

Dopo l'Astrophytum....l'ALOE

L'Aloe Vera è conosciuta da millenni per le sue proprietà medicinali. Essa, infatti, è citata nell'Antico Testamento, nei Vangeli e in documenti antichissimi che tramandano l'uso dell'Aloe presso gli Egizi, i Cinesi, gli Indiani e i popoli Arabi.
Persino Ippocrate (460-337 a.C.), forse il maggiore medico dell'antichità, cita ripetutamente l'uso dell'Aloe nei suoi trattati, decantandone le proprietà antinfiammatorie, rigeneranti, disinfettanti, antiscottature.
E' notevole il fatto che gli usi antichi di questa pianta sono gli stessi di oggi: tutti gli studi e le ricerche moderne non hanno fatto altro che confermare la validità di quello che più di mille anni fa già si metteva in pratica.
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Proprietà del succo di Aloe: assunto per via interna, depura l'organismo sia dalle tossine esogene, provenienti dall'esterno, che da quelle endogene, prodotte direttamente dalle nostre cellule.
Inoltre stimola e riequilibra il sistema immunitario aumentando le difese dell'organismo; è di aiuto nei problemi ossei e articolari, come l'artrite; svolge una marcata azione antinfiammatoria sull'apparato digerente, con effetto cicatrizzante, riepitelizzante, riequilibrante del pH e della flora batterica gastrointestinale.
Per uso esterno il gel di Aloe Vera è largamente conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie, lenitive, calmanti, idratanti, anestetiche, rinfrescanti, cicatrizzanti, antibiotiche, quindi il suo uso è ideale in caso di pelle secca e danneggiata, mani screpolate, irritazioni della pelle e ustioni, scottature solari, punture di insetti, prurito, abrasioni e dermatiti, lesioni ulcerative, piaghe, pustole della varicella pruriginose, nonché trattamenti pre-solari e doposole.

sabato 16 giugno 2007

L'Astrophytum

L'Astrophytum è un genere di pianta succulenta appartenente alla famiglia delle cactacee. Il suo nome deriva dal greco aster (stella) per la caratteristica forma a costole che, dall'alto, lo fa somigliare ad una stella, e da phyton (pianta).
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Nella serra dell'Orto Botanico di Pavia è presente questo esemplare. Abbiamo avuto la fortuna di vederlo fiorito. Dal momento che ci ha colpito molto, abbiamo cercato qualche informazione in più su questo "Astrophytum".

Habitat: Messico, Texas.
Descrizione: Piante dalla forma globosa o, più spesso, colonnare. Possono avere da 4 a 8 costole che, col tempo, possono anche diventare 10, e presentare delle scaglie e dei puntini più o meno numerosi. Le spine possono essere presenti o assenti secondo la specie. I fiori gialli, raramente rossi, spuntano dalla sommità.
Terreno: formula minerale
Esposizione: luce abbondante, specialmente nella stagione di crescita. Sono soggette alle bruciature se l'esposizione al sole non è graduale.
Temperatura: minima di 6°C.
Acqua: normale
Coltivazione: queste piante dalla crescita lenta, sono autosterili, e possono vivere a lungo, ma vanno protette dagli attacchi delle cocciniglie radicali e dall’eccesso di umidità, causa di marciumi, specialmente in giovane età. Non separare gli eventuali polloni dalla pianta madre. Difficilmente i getti laterali riescono ad emettere radici proprie.
Riproduzione: la riproduzione avviene per seme. Il suo grosso seme va depositato, senza essere pressato, in un letto di terra mista a sabbia e mantenuto ad una temperatura di circa 21°C: inizierà a germogliare in brevissimo tempo.

martedì 12 giugno 2007

Einstein e la sua formula

Il secondo museo che abbiamo visitato è stato quello della Tecnica Elettrica all'interno del quale ci ha colpito un neon che mostrava la famosissima formula di Einstein.
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Proprio per questo abbiamo deciso di fare un video simpatico che spieghi in poche parole il significato della formula.

venerdì 8 giugno 2007

martedì 5 giugno 2007

Da Hollywood al Museo di Storia Naturale

Per arricchire e rendere più originale la presentazione delle fotografie scattate all'interno del Museo di Storia Naturale dell'Università di Pavia, abbiamo pensato di creare un video nel quale, accanto ad ogni foto, appaiono scene di film dove gli animali stessi sono i protagonisti.
Un video per sottolineare che il Museo di Storia Naturale di Pavia non ha nulla da invidiare a Hollywood!!! Buon divertimento!

Video di presentazione dei Musei di Pavia

Se siete stufi dei soliti video sui musei, QUESTO FA PER VOI!

lunedì 28 maggio 2007

Museo di Storia Naturale

Il Museo di Storia Naturale si trova in via Guffanti, facilmente raggiungible con il bus n. 4. Ma sempre per rendervi tutto più semplice, vi mostriamo il percorso a partire dalla Stazione dei treni.
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La sezione da noi visitata è quella di Zoologia - collezione vertebrati. Contiene 10.000 esemplari disposti secondo il numero progressivo di inventario per facilitarne la consultazione. Per molti di essi, attraverso le documentazioni archivistiche, è possibile la ricostruzione del percorso storico. Tra i preparati di epoca spallanziana che ancora si conservano, sono rilevanti un coccodrillo del Nilo e un ippopotamo giunto da Mantova nel 1783.
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Museo per la Storia dell'Università

Il Museo per la Storia dell'Università è ubicato nella Sede Centrale dell'Università, accanto all'aula Scarpa (fondatore della Scuola Anatomica pavese).
Il museo è costituito da due sezioni: quella di Fisica e quella di Medicina. La sezione di Fisica ospita una ricca collezione di strumenti appartenenti all'originario Gabinetto di Fisica di A. Volta. Su un lato della sala, due tavoli da lavoro appartenenti allo stesso Volta ospitano alcuni esemplari dei numerosi strumenti che egli utilizzò per investigare le proprietà della carica elettrica e dei corpi elettrizzati.
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La sezione di Medicina si articola in tre sale intitolate a grandi maestri della Medicina: Antonio Scarpa, Luigi Porta e Camillo Golgi. Il materiale anatomico, che costituisce la parte preponderante delle collezioni, è costituito da preparati in parte a secco e in parte conservati in alcool o in soluzione di formaldeide, realizzati allo scopo di illustrare particolari interventi chirurgici o per mostrare distretti anatomici di peculiare interesse.
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Le cinque sezioni del Museo della Tecnica Elettrica

SEZIONE 1: Le origini (i primi ricercatori; Volta e la corrente elettrica; verso l'elettromagnetismo).
SEZIONE 2: L'elettricità si afferma (generatori e centrali elettriche; Trasmissione, controllo e misura; applicazioni industriali; applicazioni domestiche; comunicazioni).
SEZIONE 3: L'elettricità per tutti (telefoni; radio e televisione; elettrodomestici; elettricità in medicina; tram; raddrizzatori).
SEZIONE 4: L'elettricità ovunque (generatori e centrali; trasformatori; interruttori, cavi e isolatori; misrue elettriche; illuminazione; elettrodomestici; comunicazioni, radio e televisione).
SEZIONE 5: Da oggi al futuro (elettrodomestici e impianti elettrici domestici; l'impianto elettrico del museo; nuove sorgenti di elettricità; l'elettricità nell'automobile; batterie e celle a combustibile; robotica, controlli e automazione; calcolatori per l'età dell'informazione).


Questi simpatici telefoni fanno parte del Museo Sirti (Società Italiana Reti Telefoniche Italiana) inaugurato nel 1986. Il progetto del Museo ha inizio nei primi anni Settanta con lo scopo di conservare e di valorizzare il grande patrimonio storico e tecnico raccolto in 50 anni di attività.
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Dall'Orto Botanico....al Museo della Tecnica Elettrica

Il secondo museo che vi proponiamo ha sede in via Ferrata dietro alla Facoltà di Ingegneria. L'entrata non è visibile dalla strada ma raggiungerla non è difficile. La foto potrebbe aiutarvi. L'autobus da predere partendo dalla sede centrale dell'Università è sempre il n. 3.
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Le serre scopoliane

Costruite in legno da Giuseppe Piermarini nel 1776, sono state rifatte successivamente in muratura da Luigi Canonica. Nell'ala Ovest è collocata la collezione di Piante Succulente costruita da un notevole numero di esemplari. Sono presenti piante originarie del continente americano e africano. Nell'ala Est si trova la collezione di Cicadaceae, piante vascolari legnose, appartenenti alle Gimnosperme, di aspetto simile alle palme.
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Le rose dell'Orto Botanico

La collezione di Rose è situata nella parte meridionale del giardino. E' stata istituita da Raffaele Ciferri (1897-1964) nel secondo dopoguerra come raccolta di varietà coltivate.
Il roseto è suddiviso in tre aree che ospitano specie di rose selvatiche, antiche e ibridi moderni.
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Iniziamo con il magnifico Orto Botanico

L'Orto Botanico si trova in via S. Epifanio 14.
Come si vede dalla cartina è facilmente raggiungibile a piedi (per chi ha voglia di fare 100 metri in più) oppure con il comodissimo autobus n. 3 scendendo alla fermata di via Scopoli.
Nella cartina sono state indicate le tre sedi principali dell'Università: quella centrale, quella al San Tommaso e infine quella in via San Felice dove si trova la facoltà di Economia.
Gli studenti della Nave non dovranno fare altro che prendere il bus n. 3 che li porta in centro e scendere sempre alla fermata di via Scopoli. Semplice, no?!?
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Trovami!

Il problema dei musei dell'Università di Pavia è che, secondo noi, non sono sufficientemente segnalati e pubblicizzati.
Questo blog è stato quindi creato principalmente per indicare l'ubicazione dei quattro musei da noi visitati al fine di consentirvi di raggiungerli senza problemi.
Visto che un blog non potrà mai sostituire la visita vera e propria, mostreremo le foto più significative senza troppe spiegazioni che potrebbero risultare noiose soprattutto se lette sullo schermo di un PC!

Benvenuti nel fantastico mondo dei musei!

Desideriamo dare il benvenuto a tutti gli studenti dell'Università di Pavia che ancora non conoscono il patrimonio museale di questa antica e prestigiosa Università!
Fate un tuffo nel passato e vedrete che il presente sarà ancora più bello!
I musei da noi presi in considerazione e, ovviamente, visitati attentamente sono:
1) Museo per la storia dell'Università
2) Museo di Storia Naturale
3) Museo della Tecnica Elettrica
4) Orto Botanico
Buon divertimento!!!!